Riconoscimento facciale: che cos’è

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… e perché sta rivoluzionando smartphone, sicurezza e sistemi di pagamento
di Marco Maria Lorusso

Il riconoscimento facciale è un metodo biometrico di identificazione di un individuo che funziona confrontando i dati di acquisizione in diretta o un’immagine digitale con il record memorizzato per quella persona. Un sistema fino ad oggi utilizzato in ambito security ma che si appresta a rivoluzionare il mondo degli smartphone, i pagamenti digitali, i sistemi di accesso alle app e tanto altro, grazie all’integrazione di nuovi algoritmi di Intelligenza Artificiale e alla rapida evoluzione delle reti neurali.

Riconoscimento facciale cos’è

Un sistema di riconoscimento facciale (in inglese face recognition) è una soluzione tecnologica in grado di identificare una persona attraverso la valutazione dell’immagine del suo volto basandosi su una o più immagini che la ritraggono. L’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale ha reso queste soluzioni più sofisticate, rendendo possibile l’identificazione dei volti anche attraverso le variazioni della loro apparenza e il riconoscimento di una serie di informazioni aggiuntive alla mera identificazione, come età, genere, etnia, stato d’animo manifestato, e altro. Secondo alcuni ricercatori, grazie alle reti neurali, oggi un elaboratore può essere in grado di riconoscere una persona in mezzo a milioni di volti meglio di un essere umano.

Come funzionano le soluzioni di riconoscimento del volto?

Ma andiamo con ordine. Dopo aver visto cos’è il riconoscimento facciale, vale innanzitutto la pena di capire come funzionano concretamente questi sistemi.
La maggior parte dei sistemi di riconoscimento facciale attualmente in commercio, spiegano da TechTarget, funzionano con codici numerici chiamati “faceprints”. Tali sistemi identificano un determinato numero di punti chiave o “nodali” su un volto umano. In questo contesto, i punti chiave o nodali sono punti di riferimento utilizzati per misurare le variabili del volto di una persona, come la lunghezza o la larghezza del naso, la profondità degli occhi e la forma degli zigomi. Questi sistemi funzionano catturando dati per i punti nodali su un’immagine digitale del volto di un individuo e memorizzando i dati risultanti come una impronta facciale. L’impronta facciale può quindi essere utilizzata come base per il confronto con i dati acquisiti da facce in un’immagine o un video.

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